ADULARIA
Meglio conosciuta come pietra di Luna, non va confusa con la selenite che è un gesso. Il cristallo di adularia è bianco perlaceo con riflessi beige, blu e talvolta verdi. È la pietra della femminilità e si associa alla zona dell'addome (2°). Neutralizza gli impulsi aggressivi e le ansie derivate da problemi di rapporto con la madre. Si consiglia durante tutta la gravidanza come supporto disintossicante e sbloccante della zona pelvica. Ben si addice a chi soffre del disagio causato da una sensibilità egocentrica e a chi ha modi bruschi e sbrigativi nei confronti degli altri. La pietra di Luna può essere portata anche sul Solare (3°) o al dito anulare della mano sinistra per accentuare capacità medianiche e di chiaroveggenza. Si associa con tutte le pietre nere nella ricerca dell'equilibrio ying-yang e dell'arricchimento spirituale. Chi conosce i tarocchi può meglio comprendere le proprietà di questa pietra ricordando il complesso significato de "La Papessa" il numero due degli arcani maggiori. In modo discreto e profondo riflette dentro, illuminando anche fuori la luce, il biancore opalescente della Luna. Rappresenta l'equilibrio emotivo in armonia con l'accettazione di una femminilità completa, sacra e valorizzata, con la saggezza di non voler prevalere su nulla e la coscienza della propria importante presenza ricettiva. L'adularia agisce come un guardiano al cancello della porta del femminile: serve a proteggere dai vecchi modelli emotivi e dalle tendenze autodistruttive. Posata sul mento, sdraiati e rilassati, agevolerà l'impatto per creare questo equilibrio. Andrebbe montata in argento, metallo lunare per eccellenza, ma un esemplare particolarmente bello meriterebbe anche il prezioso e irradiante platino.