PIETRE, MINERALI e METALLI

CORNIOLA

Le "corniole" del Brasile e dell'Uruguay sono spesso agate tinte con soluzioni di nitrato di ferro; pertanto non rientrano in queste indicazioni. Si tratta di cristalli di calcedonio di una bella tonalità arancio-rossiccia con variazioni fino al marrone e sempre traslucida. Il suo nome deriva dal latino "corneus", per via del suo colore e delle striature. La qualità più pregiata proviene dall'India dove, grazie all'esposizione al Sole, la tonalità marrone raggiunge una calda colorazione rossastra. Va utilizzata poggiandola nella zona dell'ombelico, al fine di attivare e coadiuvare il lavoro del vortice Epatico (2°). Questa energizzazione consentirà una migliore ossigenazione del sangue, un migliore funzionamento intestinale e di conseguenza favorirà la rigenerazione dei tessuti. Le proprietà "sottili", che sono indicate, sono lo stimolo alla maturità e alla comprensione del concetto di trascendenza alla morte. Quale emblematico esempio basti ricordare la sacra cerimonia di "Harakiri" del tempo degli antichi samurai: i guerrieri si toglievano la vita conficcandosi la spada nel ventre. Un gesto che per quanto oggi possa apparire assurdo, nasceva da un nobile proposito: dalla ricerca del massimo livello di perfezione spirituale di trascendere da qualsiasi attaccamento, sino all'estrema immolazione della propria vita fisica. L'area di influenza della corniola comprende anche le ghiandole surrenali e l'uso costante aiuta una buona metabolizzazione del cibo. Un tipo "bilioso", per usare un termine della medicina omeopatica, ne trarrà grandi vantaggi. L'antroposofo Rudolf Steiner la indica per migliorare le relazioni interpersonali e invitare alla discrezione. Le sue proprietà si amplificano esponendola alla luce rossa.

 

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