LEGNO PIETRIFICATO
Il legno fossile è costituito di ossido di silicio e la composizione mineralogica è quella del diaspro, del calcedonio e talvolta dell'opale. Non deriva da una trasformazione, ma da uno scambio, ovvero le parti organiche sono sostituite dall'acqua con sostanze minerali. Si tratta di un processo lentissimo, che ricorda quello della trasmutazione di cui parlano i testi alchemici, tanto che a seconda del tempo trascorso queste sezioni presentano ancora i disegni tipici della struttura del legno o in fase avanzata, dopo centinaia di milioni di anni, le striature sono del tutto diverse. In generale il colore va dal grigiastro al marrone rossastro e col taglio emergono anche il rosso, il rosa, il giallo e persino un blu violaceo. Il giacimento più noto è la foresta pietrificata di Holbrook, in Arizona, USA, dove i tronchi emersi dalle arenarie, offrono uno spettacolo che dà un'impressione indimenticabile. Nell'attuale ricerca il legno pietrificato si utilizza per trattare l'arteriosclerosi, malattia cronica delle arterie, in parole più semplici si tratta del processo di invecchiamento che inizia intorno al ventiquattresimo anno di età. L'applicazione consigliata è sul Cardiaco, ma visti i buoni risultati ottenuti per alleviare i disturbi causati da artrite e reumatismi, ha buona risonanza nei vortici delle mani e dei piedi. Le donne procederanno al rilassamento tenendo un fossile nel palmo della mano sinistra ed un altro, possibilmente, sotto la pianta del piede destro; viceversa faranno gli uomini. Attiva il vortice della milza. Potremmo definirlo il quarzo della longevità e la guida per superare il concetto definito del tempo: alcuni lo hanno sperimentato durante la "terapia delle vite passate".