PIETRE, CRISTALLI e METALLI

  OCCHIO di TIGRE - OCCHIO di GATTO - OCCHIO di FALCO

Si parla sempre di quarzo, di ossido di silicio, che muta nome a seconda del colore. La dizione "occhio di gatto" andrebbe subito esclusa se non si specifica quarzo occhio di gatto, onde evitare la confusione col crisoberillo. È di colore grigio-verde con riflessi giallo e marrone chiaro. Ha buona entrata nel vortice della gola e durante la decontrazione può essere appoggiato sulla nuca, sempre al fine di equilibrare il sistema endocrino.

L'occhio di falco va dal grigio-blu al verde-blu con suggestivi riflessi metallici che gli conferiscono una speciale iridescenza. Questa pietra può aiutarci a mettere nella giusta prospettiva gli avvenimenti quotidiani, ai quali talvolta attribuiamo eccessiva importanza. L'occhio di falco rappresenta la capacità di vedere dall'alto le proprie lacune e di acquisire una buona autocritica. I modelli negativi, le abitudini che si sono avvitate dentro vanno rimosse dal basso e questa pietra, nelle tonalità più scure, ben si adatta alla zona coccigea. Quella più chiara e iridescente è un ottimo "riflettore" e nel contatto col vortice dell'ipofisi, illuminerà una più autentica visione di sé, stimolando quell'autoironia necessaria per accettarsi fino in fondo.

L'occhio di tigre è, tra questi, il quarzo più conosciuto e usato e in pochi sanno che, per trasformazione deriva dal precedente; l'ossido di ferro marrone gli conferisce la tipica colorazione oro-bruno. È una delle pietre migliori per stimolare il vortice Epatico, per depurarsi dei falsi desideri e trasformare quelli veri in obiettivi da raggiungere. L'antica tradizione ne parla come della pietra che dà sicurezza di sé; per questa caratteristica di stimolo all'attenzione e alla presenza è tuttora usata in Oriente per la fabbricazione dei "SUBHA", collane da preghiera simili ai nostri rosari. Solo per chiudere con una nota curiosa ed allegra, va citata una tradizione nei paesi del nord che indica l'occhio di tigre come la pietra del gioco d'azzardo perché oro chiama oro e attira denaro. Sicuramente la convinzione dentro può condurci ad un'azione in quella direzione. E allora…per una volta…perché no?

 

 

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