ARCHEOLOGIA del MISTERO

 

Roseto Miracoloso Di San Francesco

 Questa settimana faremo una sorta di visita al santuario francescano della PORZIUNCULA, La basilica di Santa Maria degli Angeli nella piana di Assisi. Luogo dove anticamente c'era un bosco ed una piccolissima chiesetta, la Porziuncola appunto, a significare la piccolezza della chiesa, appartenente all'ordine dei benedettini. Ordine religioso che per rispetto del grande san Francesco volle regalare la chiesina con il bosco per far pregare e meditare il santo. Lui rifiutò dal momento che i suoi frati non avrebbero dovuto possedere niente, come nella regola francescana approvata dal papa. La accettò solamente in uso ma non come proprietà dei frati. Nella chiesetta, meglio chiamarla edicola religiosa, il santo visse e si ritirava in preghiera e meditazione. Dormendo sulla nuda terra con una trave di legno come cuscino (si può ancora vedere la cella e la trave..). Qui fece molti miracoli tra cui il suo parlare alle colombe che lì andavano come a sentire le parole di san Francesco. Ancora oggi in quel luogo vivono, indisturbate dai fedeli, delle coppie di colombi che lì vivono e prolificano. Il reperto di oggi appartiene ad un prodigio operato dal santo nel 1200 e che conosciamo con certezza perché riportata dai biografi del santo a testimoniare il suo contatto con Dio e con il misticismo. Sto parlando della ROSA ASSISIENSIS, unica rosa in natura ad non avere spine. Uno dei pochi prodigi che anche la scienza ha constatato cioè il roseto miracoloso di san Francesco di Assisi, che ancora fiorisce e prospera dentro la basilica dove vivono i colombi. Come prima cosa va detto che questo santo è l’unico ad essere onorato e venerato in tutte le religioni del mondo: in India viene considerato uno dei più grandi guru mai esistiti, anche nella religione Anglicana è rispettato e onorato, come in altre religioni del mondo. Vi voglio anche far notare che san Francesco è stato l’unico santo al mondo ad avere avuto l’apparizione della Santissima trinità nella sua vita. Il prodigio di questa sera, si verificò a Santa Maria degli Angeli, un borgo vicino Assisi, in cui il santo si ritirava per fare penitenza. Il Demonio lo tentò di cessare la sua penitenza, facendogli addirittura sentire il richiamo dell’amore sessuale. San Francesco per non cadere nel peccato si gettò in un roveto carico di spine, che al contatto con il santo diventò immediatamente un fioritissimo rosaio senza spine, dono del Signore per premiare la sua forza e amore per Lui. Questo roseto fiorisce tutt’ora e i frati distribuiscono ancora queste sante foglie per i malati. Molti nei secoli hanno dichiarato di essere stati miracolati, da varie malattie ed epidemie mortali. La rosellina che vedete, invece, mi fu donata lì molti anni fa dal superiore. Ancora oggi la scienza botanica ufficiale la chiama Rosa Assisiensis, perché è l’unica in natura a non avere spine. Una curiosità è quella che negli anni 50 del novecento fu aperto a Washington negli STATI UNITI un grande convento francescano con scuole e santuario e per l'occasione il priore dell'ordine francescano mandò una talea di questa rosa che è attecchita, diventata enorme e fiorisce negli stessi giorni che la pianta madre fiorisce ad Assisi.

 

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