MERCURIO
Il mercurio, elemento dalla caratteristica lucentezza metallica e dalla consistenza quasi liquida, si trova allo stato libero ed è un metallo nobile. Il suo minerale più importante, un solfuro velenoso che lo contiene all'86%, il cinabro. Si trova in masse, raramente cristalli, di colore rosso acceso i cui giacimenti sono presso sorgenti bollenti di zone vulcaniche o tra le fessure, di rocce sedimentarie. Il mercurio è il simbolo del passivo, dello yin, nonostante che l'immediata associazione con il mitologico messaggero dell'Olimpo ci induca a collegarlo con la logica, con il ragionamento. Ma lo sviluppo reale dell'intelligenza nasce dalla pulizia, ovvero l'osservazione chiara e la fecondità del campo su cui seminare. Mercurio, figlio di Giove e Maia, è il dio ingegnoso dei mercanti (dal latino: merx) e persino dei ladri, ma anche il protettore dei poeti e dei dotti. Per spiegarne la duplice natura ci è utile l'immagine di Ermes dai piedi alati, che reca in mano il caduceo, una bacchetta intorno alla quale sono arrotolati a spirale due serpenti, uno in su, uno in giù. "Mantiene l'equilibrio tra acqua e fuoco" diceva San Martino. Il movimento spiraloide è quello vitale: dalla galassia al DNA; tutta l'energia ha questo moto, anche il nostro campo bioplasmico e tutti i vortici. Come intorno alla nostra spina dorsale vi sono due canali energetici o nadis, ascendente e discendente, che equilibrati lascia ben fluire l'energia sottile del "canalis centralis", così i due serpenti intorno all'asse d'oro sono la sintesi armonica del movimento, del collegamento, dello scambio. Attualmente il caduceo è l'emblema della scienza medica. Il mercurio, secondo alcune tradizioni, è il seme femminile, mentre "il solfo", lo zolfo è il seme maschile; dalla loro unione sotterranea si riteneva venissero generati i minerali. Secondo l'astrologia, avendo il pianeta Mercurio un moto rapido, viene considerato figlio del Sole e della Luna; ancora una volta ha il ruolo di mediatore. Lo "scriba del Sole" ha, infatti, come domicilio astrologico, la Vergine che segue il Leone, di cui è "signore" il Sole e la costellazione dei Gemelli, che precede il Cancro, dimora della Luna. Lo "Shui-yin", il mercurio dei cinesi, è rappresentato come un drago d'acqua che reca con sé i "fluidi" del corpo, i reni, il sangue, il seme, tutti i liquidi che viaggiano per collegare. Per gli indiani è il seme di Shiva, divinità che, contemporaneamente è il distruttore, identificato col tempo e la morte, ed il benevolo, il protettore della procreazione, della vita. Il mercurio, dunque, sempre simbolo di non attaccamento e "cibo" di immortalità. Citato come ingrediente della ricetta alchemica per "l'oro spirituale", in quanto purifica e fissa l'oro, l'astuto e industrioso mercurio rappresenta la liberazione e lo scambio tra Cielo e Terra. Mercurio e zaffiro o turchese, o smeraldo, o malachite o tormalina verde o crisoprasia, sono accostamenti positivi. Con perla, opale diaspro e calcedonio il mercurio ha una buona intesa. In gioielleria questo metallo dalla consistenza liquida non permette un'utilizzazione diretta. È molto difficile fissarlo poiché è volatile e persino il suo vapore è altamente tossico e velenoso, ma, essendo estremamente efficace la sua azione ricetrasmittente, quale buon catalizzatore di energia e di calore, questo metallo dalla luce argentea andrebbe utilizzato in piccole boccette di vetro sottile, ben chiuse, per attirarne le vibrazioni. Portato sulle zone del corpo intorpidite, all'altezza dei vortici magni, ne stimolerà il movimento spiraloide di entrata ed uscita. I fortunati, che posseggono le campane o le ciotole tibetane, il cui suono o vibrazione curano, riarmonizzando "le finestre sul cielo" o chakras o vortici appunto, sappiamo che nella lega di cui sono fatti pare sia presente anche il mercurio, in qualità di agente veicolatore, fissato con un antichissimo, quanto segreto, procedimento. L'utilizzazione moderna è specialmente in apparecchiature fisiche (termometri e barometri) e in certi preparati farmaceutici (mercurio-cromo). L'uso nella terapia proposta è attraverso la consapevolezza che questo metallo liquido lavori sui delicati punti di scambio del nostro corpo e attraverso il respiro trasmetta gli impulsi che il sistema nervoso riferisce al cervello. Il "Dio Messaggero", che diviene immortale, potrebbe suggerire, come diceva Zosimo di Panopoli (IV secolo d.C.), "all'uomo di rame di rigettare il piombo per divenire uomo d'argento e giungere forse all'oro perfetto".