ARCHEOLOGIA del MISTERO

La « pietra verde » del Sahara rimanda a quando il deserto era un giardino

Uno dei grandi misteri legati al regno affascinante ed elusivo dei cristalli è quello della cosiddetta "pietra verde" del Sahara, localizzata in una sperduta località non lontano dal Gebel el Auenat, che s'innalza a 1.898 metri sul deserto, presso il punto ove convergono gli attuali confini della Libia, del Sudan e dell'Egitto.
Il Sahara è il regno della sabbia e delle pietre, i nomadi nelle loro accoglienti tende sussurrano leggende misteriose su oasi lussureggianti, pozzi segreti, tesori nascosti, eserciti scomparsi e pietre cadute dal cielo. (appunto le IMPACTITI)
Ma raggiungiamo il luogo di destinazione, il campo di ricerca al confine tra Libia e Sudan, nell'angolo sudoccidentale dell'Egitto. Lo scopo primario è quello di risolvere il mistero della pietra verde: la silica glass (questo è il nome scientifico) è una pietra trasparente e molto pura, la sua composizione è silicea al 98%. Praticamente si tratta di un 'vetro naturale' unico al mondo, e si trova solo in questa piccola area geografica. La pietra si presenta a forma di goccia o di pane arrotondato di diversa grandezza e peso, mentre sia la composizione che il colore verde chiaro sono una costante. L'origine è ancora misteriosa, un'ipotesi si rifà all'impatto di un meteorite circa 28 milioni di anni fa, o si pensa al passaggio di una cometa, o a fenomeni geologici tuttora ignoti. Il dato certo è che formarsi ha dovuto raggiungere una temperatura di fusione superiore ai 3.000° C. La spedizione rinviene nella zona il più grande giacimento a cielo aperto sinora scoperto di silica glass e, a poca distanza, una 'fucina' del Neolitico: decine di laboratori dove l'uomo lavorava la pietra verde ricavandone punte, oggetti da taglio, monili. Gli antichi egizi consideravano sacra e preziosa questa strana pietra di cui dicevano fosse stata donata dalle divinità del cielo. Al museo del Cairo si trovano dei gioielli appartenuti a TUTANKAMEN con al centro questa pietra lavorata a scarabeo che dopo vari studi è stata ricondotta alla silica glass di cui stiamo parlando. Questa che vedete proviene proprio dalle sabbie Sahariane e sono riuscito ad averne una in una asta in Germania. L'altra meteorite che vedete è più comune, è formata da ferro, nichel e vari metalli detti siderofili, cioè appartenenti alla classe dell'oro. E sono l'iridio, osmio, l'oro stesso e altri difficili da pronunciare.. Dalle foto potete vedere dalle sfumature auree la presenza di questi minerali. Questo tipo di meteorite veniva raccolta come ferro sacro e divino dalle popolazioni preistoriche ed antiche per la sua proprietà di non ossidarsi e rimanere lucidi. Ne venivano confezionati degli amuleti da portare, sicuri della protezione del cielo da dove provenivano. In india con il ferro meteorico venivano fuse le colonne ATOCHA, presenti ancora oggi nei templi più importanti dell'induismo. Questa viene dal museo di storia naturale di Francoforte e la sua caduta sulla terra risalirebbe a 32.000 anni fa..

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