ARCHEOLOGIA del MISTERO

SACRI DATTERI DELL'HARAM di MAOMETTO

In un mio viaggio negli Emirati Arabi Uniti, precisamente a Abu Dhabi, notai che avevano allestito una mostra storica sul HAGG, il pellegrinaggio alla Mecca che il devoto musulmano deve compiere almeno una volta nella vita, mi incuriosii ed entrai. Vidi molti reperti storici legati alla Sacra Moschea dell'HARAM, la moschea dove si trova la casa di Abramo e la KAABHA, la pietra nera arrivata dai giardini del paradiso, dono di Allah al profeta Maometto. Nelle vicinanze della sacra moschea il profeta piantò personalmente un palmeto per produrre datteri per essere usati spiritualmente. Dovete sapere che i datteri nell'Islam hanno molte funzioni sacre. Per esempio nel Ramadan, la festa annuale più importante dell'Islam, si inizia il tempo sacro mangiando sette datteri come ultimo cibo prima del digiuno sacro. Saranno poi 5 o 7 datteri a essere mangiati dopo aver compiuto tutto il tempo del Ramadan e finito il digiuno. Sotto vi riporto alcune citazioni sui datteri nella tradizione araba. Questi datteri dell'area sacra piantati da Maometto ed ancora rigogliosissimi sono per le popolazioni islamiche delle vere e proprie reliquie e venivano distribuite in queste bellissime confezioni alla fine del percorso della mostra. Riuscii ad averne due pacchetti con ognuno tre datteri. Uno lo mangia ed ecco gli altri...

Il Messaggero di Allah, l'ARCANGELO GABRIELE, ha detto:
"I migliori dei vostri datteri sono i datteri Berni, portano via la malattia e non hanno alcuna malattia in sé." [Saheehah (4/459,460,461)]

Riferendosi al cibarsi di sette datteri Ajwa, il Messaggero disse:"(Colui che ne mangerà) non verrà danneggiato da nulla fino alla sera." [Sahih Muslim (2047)]
La Sunnah è quella di rompere il digiuno con i datteri, cosi’ come è stato raccontato da Anas (che Allah sia soddisfatto di lui), che ha detto: "Il Messaggero di Allah aveva l’abitudine di rompere il suo Saum (digiuno) prima di eseguire la preghiera di Maghreb con tre datteri freschi, se non c’erano datteri freschi, avrebbe mangiato tre datteri secchi, e se non c’erano datteri secchi avrebbe bevuto tre sorsi d’acqua. " [Al-Tirmidhi]

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