ARCHEOLOGIA del MISTERO

NASTRINO BENEDIZIONE DI SHIVA

Non terminerete un viaggio in India che anche voi avrete un filo di cotone rosso legato al polso. Si tratta di  una tipica usanza indù, che vi capiterà di imbattervi visitando uno dei tanti templi indù. Nell’assistere ad una cerimonia o ad un rituale un brahmino si avvicinerà e vi legherà al polso questo filo rosso, anche se non siete induisti lo farà, come atto di amicizia, ma anche per ricevere una offerta. Ma cos’è? Quale è il significato e la ragione di questo filo di cotone rosso? Questo filo di cotone rosso o rosso con piccole parti di giallo è conosciuto come Mauli/Mouli Kalava o Charadu, in sanscrito कलावा. Il filo è legato solitamente all’inizio di una cerimonia per invocare le benedizioni delle divinità indù di una particolare divinità a cui la puja è dedicata,  come segno di ulteriore protezione invocata dal sacerdote sul fedele. Il rosso rappresenta Marte il giallo Giove, il cotone la Luna e parte del Sole. C’è anche una credenza popolare che il santificato filo rosso con la benedizione della divinità protegga le persone dalle malattie, nemici e altri pericoli. Legando un Mauli o  Kalava al polso si dice che vengono ricevute le benedizioni della triade Trideva: Brahma, Vishnu e Mahesh e delle loro mogli Tridevis: Saraswati, Lakshmi e Durga. Dalle benedizioni di Brahma  otteniamo compassione, dalle benedizioni di Vishnu otteniamo forza per difenderci dal potere del male e dalle benedizioni di Mahesh otteniamo il potere di distruggere il nostro male e le qualità negative. Con la benedizione di Saraswati si ottiene la conoscenza e la saggezza, da parte delle benedizioni di Lakshmi otteniamo ricchezza, prosperità e da Durga otteniamo energia. Nei tempi antichi si narrava che la divinità  Vaman Bhagwan legava il Raksha Sootra (filetto di difesa) sotto forma di Mauli, per l’immortalità del grande re demone Bali. Da allora  è continuata l’usanza di legare Mauli. Si dice anche nello Shastra che: “Yen baddho bali raja danvedro mahabalah Ten tvamanubadhnaami rakshe maachala maachala” Il significato letterale è che il Mauli è “sopra di tutto”. Qui il riferimento è alla testa che si erge, con la luna arroccata sulla cima della testa di Shiva è denominato Chandramauli. Raksha o Rakhi. Il filo può anche essere chiamato Raksha o Rakhi e viene messo sul polso del fratello dalla sorella per dimostrare il suo amore familiare e la protezione della sorella. I nodi del filo si dice servano a tenere l’amore della sorella quando si è sposati. Così, il fratello indossa il Rakhi come un segno di amore e di desiderio di protezione da parte di sua sorella. Questo rituale di legare il filo di cotone rosso tra fratelli è anche una tipica usanza del Raksha Bandhan, “festa della sorella” la festa dell’amore e dei doveri tra fratelli e sorelle; questa festa è celebrata dagli induisti, ma anche da giainisti e sikh. Per questa occasione il filo rosso può anche essere abbellito con perline, amuleti e spesso sono fatti artigianalmente con le proprie mani. Si tratta di una celebrazione particolarmente sentita soprattutto nell’India del nord che cade nel mese di agosto nel giorno di luna piena. In questa ricorrenza i Brahmani sostituiscono il sacro cordone che portano appoggiato alla spalla e intorno al torace, mentre fratelli e sorelle riaffermano i loro legami affettivi con lo scambio di questi fili di cotone. In questo giorno di festa la famiglia viene riunita, ogni sorella siederà davanti al fratello legherà il cordoncino al suo polso, gli segnerà la fronte con un tilak, poi lo alimenterà con una piccola porzione di cibo,  normalmente dolci. Il fratello in cambio le donerà dei regali o delle monete perchè si acquisti quello che vuole e anche lui le porterà alla bocca dolci, frutta secca ecc. … in segno di nutrizione. In altre disposizioni, i fili di cotone rossi Rakhi sono legati al polso di ospiti prima di una speciale cerimonia o ricevimento, poiché è considerato di buona volontà, e c’è anche la credenza popolare che il santificato filo rosso con la benedizione della divinità protegga le persone dalle malattie, nemici e altri pericoli. Per cui tenetevi ben stretto il filo rosso legato al polso, perché bene sicuramente vi farà e anche quando sarete in Italia vi porterete sempre appresso qualcosa dall’India.

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