ARCHEOLOGIA del MISTERO

Paj Jeronimo da Souza

Il padre Geronimo è per me una specie di sentiero illuminato per tutte le esigenze della vita, perché, oltre ad essere il mio maestro di magia del Brasile, applica le sue molteplici conoscenze del campo, per essere vicino e di aiuto agli altri. Il suo motto un pò indica la sua nobile natura umanitaria e in portoghese suona così: "QUEM NAO VIVE PARA SERVIR, NAO SERVE PARA VIVER.

Da qui si può capire il suo alto grado spirituale. Nacque in Brasile, nello stato dello ESPIRITO SANTO, il 29/7/1918. Nell'America Latina questo grande Santone gode di fama illimitata, essendo riconosciuto come il "Papa della magia". Da lui si recano in pellegrinaggio, da ogni parte del mondo, persone con ogni genere di problemi, certi che egli troverà una strada per aiutarli. Chiunque, credente o no, lo rispetta e ascolta volentieri i suoi discorsi ispirati. Sempre per onor di cronaca, devo ricordare in questa mia biografia che il Paj non è "solo" mago ed esperto di pratiche brasiliane, ma eccelle anche nelle scienze ufficiali. Si laureò in psicologia e psichiatria, studiò l'omeopatia, scienza che tutt'oggi pratica, curando moltissime malattie definite incurabili dalla scienza ufficiale. Si accorse già, nella giovinezza dei suoi poter1; infatti, faceva sogni dettagliatissimi, da lui stesso interpretati, che gli svelavano il futuro attraverso i simboli onirici, e li narrava con semplicità in casa, senza sbagliare mai la previsione. Da bambino si volgeva spesso alla sua destra, parlando come avesse avuto vicino una persona. All'inizio cercarono di fargli perdere la strana abitudine, ma poi si accorsero con meraviglia che veramente era assistito da qualche entità buona. Verso dicembre in Brasile si festeggia la Dea del Mare, Yemanja, che per molti è identificata nella nostra santa Barbara. Ci si riunisce in uno di questi centri magico-religiosi, dove viene allestita una grande barca bianca e celeste, ricoperta di ogni tipo di fiori, candele, incensi e offerte, il tutto con lo scopo di allontanare le vecchie preoccupazioni e propiziare la buona sorte per l'anno venturo.

Questa barca viene portata in processione fino alla spiaggia di Ipanema o Copacabana, dove il mago dirà le ultime formule, prima che la barca venga lasciata navigare libera e porti alla Dea il messaggio dei fedeli. Nell'infanzia il Paj Jeronimo prese parte a questa cerimonia con la sua famiglia. Mentre erano tutti nella chiesa del loro Santone, si vide vicino al piccolo Paj Jeronimo una figura di donna evanescente, che lo carezzava e che rispondeva alle domande del bambino. Rimasero tutti sbigottiti, ma si resero conto che al loro benamato bambino dovevano lasciar fare ciò che voleva, essendo protetto dalla Dea stessa che gli parlava. I suoi atteggiamenti non erano davvero stranezze infantili! Egli era prediletto dalla Santa, e, come gli confermò il loro Santone (in Brasile ogni famiglia ha la sua guida), il piccolo Jeronimo sarebbe stato una grande mente per tutto il Sud-America. Ancora in tenera età, venne affidato alle cure di un importante Illuminato del loro Stato, e a nove anni praticava già dei sortilegi per la fortuna. Oggi in Sud America è considerato uno dei grandi ultimi Sacerdoti del Queto, dell'Umbanda (magia bianca brasiliana) e del Candomble, rituali religiosi Animistici derivanti da antichi Credi Africani. Dirige una delle più importanti scuole, presso cui si apprendono questi rituali, e possiede un vero e proprio museo della Magia. E' fondatore e presidente della FEDERACAO NACIONAL DAS SOCIEDADES RELIGIOSAS DE UMBANDA, lega che riunisce tutte le scuole di scienze occulte Afro-amerindio-brasileiros.

Fu anche ricevuto da Sua Santità Paolo VI nel 1968, e da lui ebbe un riconoscimento per la cultura religiosa brasiliana nel mondo. Per chiudere questo breve profilo del Paj Jeronimo voglio raccontare uno dei casi la cui fama ha raggiunto il grande pubblico, avendo esso lasciato di stucco anche la scienza medica. Tutto si svolse nel 1985 e voglio precisare che quello che riporterò qui può essere accertato, leggendo i giornali italiani Panorama ed Espresso del Maggio '85, mentre in Sud-America lo hanno riportato tutti i più autorevoli quotidiani. Il governatore dello stato di Rio de Janeiro era in vacanza nella sua residenza di campagna. Mentre era a passeggiare con amici del governo locale, fu morso da uno strano pesce-rana, che istantaneamente gli procurò una paralisi completa del sistema nervoso centrale e periferico, aggravato da coma irreversibile Tutti i telegiornali delle emittenti brasiliane riportarono il fatto con clamore in molti bollettini, conoscendo il pericolo di questi strani animali, che mai avevano lasciato in vita per più di mezza giornata le vittime. Il Governatore aveva però la fortuna di essere stato magnanimo con la gente di colore durante il suo mandato politico, oltre a godere di una grande simpatia popolare. Potrebbe definirsi il Pertini brasiliano. Durante questo evento, io avevo la fortuna di essere in Brasile per il solito "rifornimento", e lo appresi dalla televisione. Rimasi sconcertato dal triste episodio, senza sapere quanto avrebbe inciso poi questo su1la mia fiducia e stima nei confronti del Paj. Si presentò alla casa del Governatore una piccola delegazione del Santone, che confidando sul fatto che una figlia di lui ne frequentava la "chiesa", chiesero di poter praticare sul governatore, ormai spacciato, un rituale di guarigione. Ne vennero a conoscenza tutti i mass-media dell'America Latina, che vollero a tutti i costi riprendere l'avvenimento. Una delle emittenti più prestigiose, la Globus TV, ottenne di tenere una telecamera nella stanza dove sarebbe avvenuto il rito. Il paese si divise in increduli e fedeli, comunque tutti aspettavano di vedere il prodigio con curiosità. Il Paj Jeronimo arrivò accompagnato dagli stessi aiutanti, uomini e donne, che da sempre praticavano i riti insieme a lui e iniziarono il rituale con candele, canti, erbe strane triturate e bruciate e, infine, miscelando una pozione che spruzzarono con una siringa nella bocca del moribondo. Dopo tre o quattro ore il Governatore uscì dal coma e riprese conoscenza. La scienza medica studiò il caso a fondo, e concluse che il nostro Santone possedeva un'antica ricetta ottenuta da piante misteriose a lui note, che riuscivano a neutralizzare il veleno mortale neurotossico secreto dallo strano rospo. Ammisero però in varie occasioni che alla scienza ufficiale erano totalmente sconosciuti sia la mistura che il procedimento per ottenerla, e che, se avessero dovuto garantire loro la vita del Governatore, questi sarebbe morto. Rimasi proprio meravigliato dall'evento e compresi perché mi era stato negato in quel giorno il colloquio con lui, cosa che in tanti viaggi non era mai successa. Ebbi la fortuna di commentare in seguito il fatto con il Paj stesso, che così mi spiegò: "Sono dovuto andare, perché molto bene quell'uomo ha fatto e farà alla nostra gente; e poi io non ho merito alcuno! Non era arrivata semplicemente la sua ora". Ancora si parla del fatto prodigioso tra i medici, i quali sono arrivati a convocare lo stesso Paj Jeronimo nei loro laboratori, egli prevedendone la richiesta, donò delle ampolle di quella pozione, perché la studiassero e analizzassero a loro piacimento. E sembra proprio che ne stiano ricavando un farmaco.

Purtroppo questo mio caro e santo Maestro è venuto a mancare nel 1989 e attualmente la Tenda Espirita e retta dalla Figlia Mae Marinete, che ha ereditato il forte carisma del Padre.

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