IL NUOVO TESTAMENTO

ll NUOVO TESTAMENTO - Marco e il segreto messianico.

Dopo la confessione di Pietro, Gesù ordina ai suoi discepoli di non rivelare la sua identità. Nel Vangelo di Marco è interessante il fatto che Gesù cerchi di mantenerla segreta anche in diverse altre occasioni. Quando scaccia i demoni, impedisce loro di parlare << Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perche lo conoscevano» (1,34). Quando guarisce un lebbroso, Gli  ingiunge di «non dir niente a nessuno» (1,44). Quando risuscita una bambina, ordina severamente «che nessuno venisse a saperlo» (5,43). Anzi, prima della discussione con i discepoli, alla fine del capitolo 8, non parla mai apertamente con nessuno della sua identità. E quando alla fine qualcuno riconosce in lui il messia, gli impone il silenzio. Come si spiega questo elemento ironico del Vangelo di Marco? Gesù è il Figlio di Dio, il messia, ma non vuole che nessuno lo sappia? Questo rompicapo va sotto il nome di “segreto messianico”, da quando, all'inizio del XX secolo, uno studioso tedesco di nome William Wrede propose una soluzione oggi famosa: il Gesù storico non incitò mai alla segretezza perché di fatto non credeva di essere il messia. Dopo la sua morte, però, i seguaci di Gesù cominciarono a proclamare che lui era il messia. Ma, se le cose stavano cosi, come mai non l'aveva rivendicato? La spiegazione di Wrede era che le prime cerchie cristiane inventarono l' idea che Gesù avesse tentato di mantenere segreta la sua identità. E di conseguenza avevano fabbricato una serie di storie a dimostrazione del fatto che un Gesù messianico non aveva proclamato di essere il messia. Giusta o meno che sia la soluzione proposta da Wrede, vale comunque la pena chiedersi come il segreto messianico funzioni da un punto di vista letterario nell'ambito della storia di Gesù, cosi come la racconta Marco. Qui Gesù è chiaramente il messia (cfr. 1,1), ma altrettanto chiaramente non è il grande re o il guerriero cosmico che molti ebrei stavano aspettando con ansia. Perché, dunque, impone il silenzio? Una spiegazione potrebbe essere che Gesù nel Vangelo di Marco non vuole che la gente si faccia un'idea sbagliata di lui; per esempio, che pensino che sia il tipo di messia che attendevano. Per Marco, il titolo di “messia” non significa grandezza e poteri terreni, ma proprio l'opposto. Come messia, Gesù era il Figlio di Dio che doveva soffrire e morire.

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