Il NUOVO TESTAMENTO

Il VANGELO di LUCA. Introduzione
Dopo aver approfondito i vangeli di Marco e Matteo inizieremo a studiare Il Vangelo di Luca. Questo vangelo è la prima parte di un’opera letteraria che comprende anche gli Atti degli Apostoli. Luca, persona colta e versatile nello scrivere, è di origine pagana, compagno di missione di Paolo (Col 4,4) come Marco. Scrive il suo Vangelo soprattutto per i pagani intorno all’anno 80, più o meno nello stesso periodo di Matteo. L’evangelista interpreta la vicenda di Gesù di Nazareth non solo nel suo sviluppo storico come gli altri Vangeli, ma anche dopo la Resurrezione in quello che viene chiamato il tempo della Chiesa. Per comporre il suo Vangelo, Luca attinge a de fonti: innanzitutto il Vangelo di Marco e poi un’altra fonte (siglata dagli esegeti con Q, abbreviazione di “Quelle” che in tedesco significa appunto “fonte” che raccoglieva probabilmente una serie di detti di Gesù, come ad esempio le parole di Gesù raccolte nel discorso della montagna. Il Vangelo di Luca si presenta come un grande quadro che ha al suo centro Gerusalemme: si apre infatti con la visione di Zaccaria nel tempio di Gerusalemme, si sviluppa come un grande pellegrinaggio di Gesù verso Gerusalemme, dove si compie il mistero della rivelazione di Dio nella morte e resurrezione di Gesù. Gli Atti degli Apostoli ripartiranno a loro volta proprio da Gerusalemme: “…avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (Atti 1,8). Gerusalemme, luogo dell’incontro privilegiato con Dio nel tempio, rappresentava infatti il cuore geografico e teologico della religione di Israele. Per questo tutto parte da lì. Luca vive il grande desiderio che la buona notizia di Gesù arrivi a tutti, soprattutto ai pagani come lui. L’evangelista sottolinea l’amore di Gesù per i malati, i peccatori, le donne, gli ultimi. Parabole come il figlio prodigo, la pecora smarrita, il buon samaritano mostrano l’universalità del Vangelo di Gesù e la predilezione del Maestro per i poveri. In un mondo complesso, come quello che Luca conosce e attraversa. Luca esprime la gioia del pagano che ha accolto il Vangelo e vive per comunicarlo a tutti con semplicità, come rivela il suo linguaggio concreto, non senza l’intelligenza dell’uomo colto. Dalla prossima settimana vedremo nei particolari il messaggio teologico che appare da questo vangelo che è sicuramente il più poetico ma forse non il più obiettivo sulla storia di Gesù.

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