PIETRE, CRISTALLI e METALLI

foto gentilmente concessa dal sito specializzato https://www.gialloambra.it

AMBRA

È una resina fossile che va dal colore giallo-arancio al bruno, ma ne esistono anche varietà sul verde e rosso violaceo. Non può essere classificata come una minerale anche se lo stato di pietrificazione raggiunto in milioni di anni le conferisce l'aspetto di una pietra. "Simile alla gomma e dura come una pietra" così ne scrive lo pseudo Aristotele quando accenna alla leggenda di Fetonte. L'ambra non emette una forte energia terapeutica, anche se ha la proprietà di assorbire o risucchiare il disagio dal corpo. Agisce sul vortice Laringeo (5°) e dà equilibrio alla funzionalità tiroidea; è consigliata per disintossicare o togliere il dolore. Spesso dopo un trattamento si opacizza ed è necessario pulirla molto bene e lasciarla riposare per recuperare purezza. Questa bionda resina può essere portata da coloro che sono spesso depressi fino al pensiero ossessivo di suicidio come fuga e soluzione. Aiuta ad assorbire l'eccesso di negatività espresso dall'interno e a ricondurre lo stato mentale in condizioni ragionevoli. L'idea superstiziosa di protezione dalla cattiva sorte, viva soprattutto nel mondo islamico, nasce probabilmente da questa sua peculiarità. È di protezione per il tabagista, in quanto impedisce l'assorbimento totale di nicotina: pipe e bocchini sono stati nel tempo costruiti con questo materiale. Le qualità si amplificano esponendola al Sole. Plinio ben racconta "Le menzogne dei greci" che la definivano "elettro", chiamandola così perché il Sole, comunemente detto "il brillante" (Elector), faceva sgorgare lacrime d'ambra versate dalle sorelle di Fetonte, trasformate in pioppi. "Elettro" dal greco significa "che attira a se" e strofinare l'ambra con un panno di lino ne stimola la forza statica. L'ambra in quanto proveniente da sostanze organiche, entra velocemente in interazione energetica con il corpo umano. Andrebbe indossata come collana e preferibilmente montata su filo di seta, buon conduttore della sua emanazione, ma nelle ore più calde può essere portata anche ai polsi. Nella farmacopea antica era usata polverizzata "in miscuglio col miele" quale efficace rimedio della cefalea e per diminuire il gozzo. L'ambra nera, meglio detta giavazzo, non è una resina, bensì una varietà di carbone a grana fine usato in gioielleria da quando nel 1861 l'intera popolazione inglese vestì il lutto per la morte del Principe Alberto, consorte della Regina Vittoria.

 

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