PIETRE, CRISTALLI e METALLI

OPALE

È una gemma preziosa e considerata di gran pregio da oltre 2500 anni. Plinio, a riguardo, cita il curioso aneddoto del senatore Nonio che, proscritto da Antonio proprio a causa di un Opale, "portò via con sé, nel suo esilio, solo questo anello, fra tutti i suoi beni. È accertato che allora fosse stimato dieci milioni di sesterzi. Lo splendore dell'Opale vero muta continuamente e si diffonde più intensamente ora da una parte ora dall'altra, e la sua fulgida luce si riversa per le dita". Il nome forse risale al termine sanscrito "Upalas" e significa appunto: pietra preziosa. Si tratta di ossido di silicio con acqua ed esiste in numerose varietà e colorazioni: bianco, grigio, blu, arancio, nero, e spesso è presente quel gioco di colori detto arlecchinamento. La trasparenza va da quasi diafana a opaca e la presenza dell'acqua, in percentuale variabile intorno al 30%, le conferisce quel caratteristico aspetto, ormai per assonanza detto "opalino". Questa varietà di quarzo è divisa in tre grandi gruppi: Opali Nobili, quelli che presentano l'arlecchinamento; Opali di Fuoco, giallo-rosse; Opali Comuni, tutte le altre. Una varietà che merita una menzione a parte, è l'idrofane, che all'aria diventa chiara e spenta, ma riacquista iridescenza non appena si immerge nell'acqua. La qualità più ricercata proviene dall'Australia; altri giacimenti importanti sono in Cecoslovacchia, Brasile, Guatemala, Honduras, Giappone e Nevada (USA). L'Opale era conosciuta come pietra di grande potenza giusta: offrendo armonia ai generosi e angoscia alle persone negative. La sua cattiva fama nasceva probabilmente dal fatto che, disidratandosi, si spacca, lasciando il possessore con un senso di sventura nel cuore. Non esiste un cristallo sfortunato; esiste invece chi, rifiutando di assumersi il difficile compito di vivere la propria vita, scarica le responsabilità degli avvenimenti all'esterno di sé. Per l'alta percentuale di acqua, di cui il corpo umano è composto al 70%, l'Opale entra velocemente in risonanza. A seconda del colore ha migliore entrata vibrazionale su un vortice piuttosto di un altro. L'Opale bianco lattiginoso o con sfumature gialle e rosa chiare lavora sul Coronale; quello trasparente con sfumature "arlecchine" con una prevalenza di indaco si adatta al vortice dell'ipofisi (6°); quello verde-blu può essere appoggiato sul Laringeo; il Prasio-Opale verde e quello lattiginoso e muschiato agiranno sul Cardiaco; l'Opale cerosa giallo-bruna e quella mielata o arancio si useranno sul Solare; tenendo conto che i toni arancio-bruni trattano l'intera zona addominale, sul vortice Epatico, mentre l'Opale di fuoco più rossa e la nera avranno azione dal Sacro. Queste ultime sono molto usate per trattare la sterilità spesso in abbinamento con il corallo. Vista la sua potenza è sconsigliato usare tutte le varietà insieme, anche a coloro che sono in una fase già avanzata del lavoro su di sé. Chi avverte un eccesso di carico o scarico energetico, persino con una sola di queste gemme può diluirne la "potenza" immergendola nell'acqua dove farà il bagno. L'Opale storica più celebre si chiama "fuoco troiano", un Opale di fuoco appartenente alla corona francese che, pare, Giuseppina Bonaparte tenesse sempre con sé. Forse sapeva che rallegra il cuore, aiuta i depressi, coloro che soffrono di solitudine e soprattutto le donne sterili. È preferibile non associarla ad altre pietre e nel caso del granato è assolutamente sconsigliato.

 

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