TOPAZIO
Un tempo molte gemme giallo-verdi venivano chiamate topazio. Plinio spiega, infatti, che "…mentre dissotterravano erbe e radici estrassero un topazio…" sull'isola omonima, l'attuale Zeberget e nel Mar Rosso, che "siccome è nuvolosa e perciò cercata a lungo dai naviganti, ha tratto il suo nome da questa regione: topazin, infatti, nella lingua dei Trogloditi avrebbe il significato di "cercare". Plinio in realtà, si riferiva all'olivina. Altra possibile origine etimologica del suo nome è dal sanscrito "topas", che significa "calore" e visto che questa gemma muta colore se "scaldata" sembra accettabile. I topazi siberiani, inoltre, scoloriscono se esposti al Sole. Gli attuali giacimenti principali si trovano in Brasile, Sri Lanka, Birmania e Russia. Il topazio è un cristallo del sistema ortorombico, la cui composizione e fluorosilicato di alluminio ed è presente in natura in vari colori, mai troppo decisi: incolore, giallo, rosa, rosso-mattone quasi marrone, azzurro e verde-blu. La grande varietà lo fa confondere con molte pietre, soprattutto quello giallo è spesso un'ametista sottoposta a forti temperature (possiamo fare questo esperimento anche su un comune fornello di cucina) o un quarzo citrino. Anche i topazi rosa e alcuni esemplari azzurri vengono sottoposti a trattamento termico, per esaltarne il colore. Un'antica usanza cinese consiglia questa gemma quale efficace amuleto per proteggere tutta la famiglia: lo piazzano sulla porta d'entrata di casa per attirare i raggi del sole. La medicina antroposofica dice che il topazio esalta il senso del gusto e sembra essere d'accordo con la tradizione che indica questa gemma, in particolare nella varietà gialla, per sciogliere le tensioni emotive e vincere la rabbia, la gelosia e l'apprensione. Queste emozioni negative possono essere controllate applicando il topazio che va dal giallo all'arancio sul vortice Solare, rilassandosi e ponendo l'attenzione sul respiro, senza modificarlo, la "fame nervosa" scomparirà e ci accosteremo al cibo con maggiore presenza, per gustarlo e non ingoiarlo. In India un anziano "Baba" mi ha raccomandato di esaltarne le proprietà con una montatura in oro e di indossarlo sempre sul lato sinistro del corpo: rigenererà i tessuti, donando freschezza ed elasticità alla pelle. È la pietra della giovinezza e della serenità saggia che non fa corrugare la fronte, impedendo la formazione di rughe. Anche il topazio rosa-rossastro infonde calma, ma quella che deve necessariamente precedere decisioni importanti. In questo caso l'azione si svolgerà all'altezza del Cardiaco e sarà quindi preferibile portarlo appeso ad una catenina un po’ lunga o montato su un anello che vada bene al dito indice, corrispondente, secondo l'ayurveda, alla direzione da prendere. Il topazio incolore-azzurro-blu avrà buona entrata dal vortice Laringeo; lo indosseremo "girocollo" o sul dito anulare, quello del sistema sensoriale. Aiuterà a liberarci dai fantasmi del passato, dalle vecchie abitudini per essere più flessibili e adattabili a nuovi modelli di vita. Il topazio equilibra e stimola la sensibilità; l'uso costante favorirà il movimento del vortice dell'ipofisi, l'apertura del "terzo occhio", con evidente aumento delle facoltà percettive. Le potenzialità di questi cristalli sono amplificate, poggiandoli su una base di quarzo ialino ed esponendo il tutto, protetto da una lastra di vetro blu, al Sole tiepido della seconda ora del giorno.