PIETRE, MINERALI e METALLI

AVVENTURINA

Un tipo di vetro scoperto per caso per la casuale "avventura" di una fusione di vetro, in cui era caduta della limatura di rame, dà il nome al vero quarzo, che non va confuso neanche con la cosiddetta "pietra del Sole" che è invece feldspato avventurina, ovvero silicato di sodio, calcio e alluminio. Il quarzo avventurina è ossido di silicio di un bel verde traslucido o bruno dorato e iridescente. La varietà più comune è verde, con inclusioni di mica che donano alla pietra una certa iridescenza, tanto che i meno esperti la possono confondere con la giada. I giacimenti più importanti sono in India, Nepal, Brasile e Russia. Nell'antico Tibet era eletta per decorare gli occhi delle statue sacre e in uso terapeutico era utilizzata per alleviare i disturbi della miopia ed aumentare il senso percettivo. L'energia che risuona tocca il cardiaco (4°). È la pietra della gioia ottimista e della leggerezza giocosa di chi vive senza troppi condizionamenti. E' considerata, infatti, come l'antidoto per la malizia. L'avventurina allevia l'ansia che produce malattie psicosomatiche e le paure camuffate, specialmente quelle originate durante i primi sette anni dell'infanzia, vista l'influenza di questa pietra, data dal colore, sulla ghiandola del timo, che è situata dietro lo sterno, vicina al cuore. Si consiglia questa pietra a chi ha deciso di seguire una psicoterapia allo scopo di ritrovare tranquillità emotiva e un attitudine positiva al confronto con gli avvenimenti. Le sue "virtù" si amplificano con la luce blu.

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